Chi di noi, al momento di immaginare la sua prima casa, ha pensato alla lavanderia?
Non sto parlando di pensare ad uno spazio (in bagno, cucina, a volte su un terrazzino di servizio) in cui collocare la lavatrice, a questo solitamente ci si arriva sempre.
Ciò a cui mi riferisco è quell’ “indotto” che una lavatrice si porta dietro, e di fronte a cui, lo vedo ogni giorno, molto spesso ci trova impreparati.

Ecco un po’ di idee per la lavanderia, con consigli di allestimento e soluzioni salvaspazio per l’arredamento che vi aiuteranno a svolgere questo ingrato compito nella maniera più efficiente e gradevole!

Non si tratta di una lavatrice 60x60x85 (oggi, per fortuna, anche meno).
Quello è solo un passaggio.
Sto parlando delle ceste del bucato, in cui si appallottolano, pigiando con violenza, quasi con un effetto “sottovuoto” gli indumenti da lavare.

Sto parlando degli enormi fustini di detersivo, con specializzazioni sempre più sofisticate (bianchi, neri, colorati, lana, prodotti per igienizzare, anticalcare, ammorbidenti, profumatori per indumenti sportivi, additivi vari).Sto parlando dei contenitori per i panni da stirare, di cui molti di noi non hanno mai visto il fondo se non quando li hanno comprati…forse anzi un fondo non esiste proprio.

E lo so, spesso la tentazione è quella di dar fuoco a tutto, e ricomprare.

Sto parlando, anche, dello spazio per lo stendibiancheria.
Ora, questo ultimo tema potrebbe non essere più di attualità: sono sempre di più, infatti, gli “adepti” dell’asciugatrice.
Lo dico subito, io l’asciugatrice non ce l’ho.
Non per partito preso, ma per questioni di spazio, consumo elettrico, e costo.
Quest’ultimo aspetto scatena in me un “braccino corto” che su molte altre cose non ho. Perché spendere per un elettrodomestico che fa quello che posso fare io, gratis, stendendo?

Detto ciò, a sentire chi usa l’asciugatrice, i pro sono infinitamente superiori ai contro: pare che dopo aver tolto i panni dall’asciugatrice non siano neanche più da stirare, e che le precauzioni scritte sulle etichette, per cui sembrerebbe che il 90% dei capi non possa essere messo in asciugatrice, siano solo falsi allarmi (ma vi prego, controllate e non fidatevi di me!).
Bene, sono dell’idea che se si ha spazio, un contatore adeguato, e la possibilità economica, ogni aiuto sia il benvenuto.
Vorrei però qui analizzare alcune soluzioni che possono aiutarci ad organizzare meglio il ciclo del bucato, naturalmente dal punto di vista della gestione degli spazi che possiamo ottimizzare nelle nostre case.

UNA LAVANDERIA IN CASA

Partiamo dal sogno: avere in casa una stanza adibita esclusivamente a “lavanderia” (sarà l’età… ormai i mie sogni più selvaggi sono questi)
Se si parla di sognare perché porsi dei limiti?
In un mondo perfetto avremo una stanza, dotata di ingresso di servizio, in cui lasciare gli accessori che si usano in esterno.
Ci sarà quindi una scarpiera, un’appenderia per i giubbotti spesso umidi se non gocciolanti, uno spazio per borse, guanti e cappelli.

Una zona “filtro” per lasciare fuori lo sporco e mantenere la casa pulita e igienizzata


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Avremo poi una stanza funzionalmente divisa in due: da un lato il ciclo dello “sporco”, dall’altro quello del “pulito”.
In mezzo: loro, lavatrice e asciugatrice di ultima generazione.
Nella prima metà della stanza, al di sotto di un comodo ripiano di appoggio, avremo le ceste per la biancheria sporca, ovviamente suddivise già per colore e grado di delicatezza dei materiali.
Al di sopra avremo delle mensole, a vista se siamo dotati di meravigliose ed intonate scatole/contenitori, chiuse se rischiamo di cedere al disordine, in cui conservare i detersivi.
Dall’altro lato avremo le ceste per il bucato da stirare, se vogliamo anch’esse suddivise a seconda dell’urgenza con cui serve che i panni tornino disponibili, e, ovviamente la postazione per stirare. Sempre disponibile, ovviamente.
Stiamo sognando, non è che dobbiamo ogni volta aprire e ripiegare l’asse e riporre il ferro…

CREARE UNO SPAZIO PER LA LAVATRICE (E ASCIUGATRICE)

Ok torniamo alla realtà, e vediamo come possiamo organizzarci al meglio con quello che abbiamo.
Nell’eventualità in cui abbiate una asciugatrice, una soluzione è quella di disporla sovrapposta alla lavatrice, sempre che si abbiano almeno 170 cm di altezza a disposizione (la mia, ad esempio, è in un sottotetto, quindi l’opzione è scartata a priori).
Per sovrapporre lavatrice e asciugatrice è indispensabile un kit di congiunzione, che possa reggere il peso dell’asciugatrice, e le vibrazioni degli elettrodomestici, in tutta sicurezza.
Se i due apparecchi sono della stessa marca vi sarà un kit apposito fornito dalla casa produttrice, in alternativa esistono dei kit universali.

Questo modello Meliconi oltre a sostenere l’elettrodomestico superiore è dotato di un cassetto; una versione più semplice ha un ripiano estraibile, comodo per appoggiare le ceste del bucato. www.meliconi.com

Dal punto di vista degli allacci impiantistici, chi “comanda” il posizionamento è naturalmente la lavatrice, che ha bisogno, oltre che della presa elettrica, anche di adduzione e scarico dell’acqua. L’asciugatrice necessita invece solo di elettricità.
La soluzione di sovrapporre gli elettrodomestici è sicuramente efficace dal punto di vista funzionale, ma va valutata con attenzione anche da quello percettivo.
Una colonna 60x60x170cm (almeno), composta da elementi tecnologici, seppur dal design curato, rischia di essere piuttosto incombente in un ambiente non dedicato, che sia esso un disimpegno, un ingresso o un bagno.
Per ovviare a questa sensazione ci sono però varie soluzioni.
Se si è ancora in tempo per realizzare lavori di muratura si potrebbe creare un vano apposito per l’inserimento della colonna, attraverso la costruzione di una parete laterale a tutta altezza, e risolvere il fronte con degli sportelli in tinta con la parete di fondo, in modo che non spicchi troppo, o con un serramento scorrevole magari in vetro satinato.
Se invece non vogliamo interventi troppo invasivi sulla struttura della stanza si può realizzare un mobile su misura, anch’esso chiuso con sportelli, nel qual caso si potrebbe affidare a lui il sostegno dell’elettrodomestico superiore.

Nulla vieta comunque di realizzare con le nostre mani un tamponamento laterale in legno verniciato, ed inserire una tenda scorrevole di fronte, in modo che, una volta chiusa, sia un elemento decorativo che nasconde quelli più funzionali.

Se invece decidiamo, e ne abbiamo lo spazio, di disporre lavatrice e asciugatrice affiancate, la soluzione sarà meno invasiva dal punto di vista percettivo.
Per dare unitarietà allo spazio consiglio di posizionare un ripiano continuo al di sopra dei due elettrodomestici, di un materiale che spicchi rispetto al colore dell’ambiente, in modo che l’attenzione sia catturata dalla sua continuità, più che dagli elementi funzionali discontinui al di sotto.
Il ripiano sarà molto comodo per l’appoggio temporaneo di ceste e detersivi in fase di utilizzo, mentre, al di sopra di esso, si potrà collocare il contenimento per il bucato e i detersivi.
Basta quindi uno spazio in pianta di 120×60 cm per organizzare un angolo lavanderia perfettamente attrezzato ed esteticamente gradevole.

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STENDIBIANCHERIA

E se non abbiamo l’asciugatrice?
Allora la sfida si fa più interessante…
Perché lo stendibiancheria è uno di quegli oggetti che rischia di vagare per le nostre case e trovarsi nelle situazioni più strane .
Come saprete ho un soppalco in soggiorno… non solo lo stendi biancheria ha passato molte giornate su quel soppalco, in bella vista (il solaio in vetro non aiuta a dimenticarsene stando sotto) ma il bucato ha spesso invaso anche la ringhiera del soppalco, che è spesso diventata una sorta di balcone come nei migliori vicoli di paese.

Come dicevamo in un altro post “ogni cosa a suo posto e un posto per ogni cosa”, la missione è trovare uno spazio riconosciuto e dignitoso anche per svolgere questa (spesso odiata) funzione, che non diventi solo un “ritaglio” vagante in ambienti diversamente adibiti.
Le soluzioni ci sono (anche se non avete una stanza apposita per la lavanderia).
Se ipotizziamo di collocare la lavatrice sotto un ripiano (comodo, come dicevamo, per l’appoggio temporaneo), e delle mensole al di sopra per il contenimento, un primo spazio per stendere può essere semplicemente ricavato collocando un bastone al di sotto delle mensole stesse, dove collocare su grucce le camicie e i capi più difficili.
Sempre sotto le mensole, in alternativa, si può collocare uno stendibiancheria estraibile, che stia nello spessore della mensola quando non utilizzato, e diventi più profondo (separando i fili) una volta estratto.
Non è una soluzione sufficiente dal momento che la superficie per stendere rimane piuttosto ridotta, ma è comunque un aiuto!
Un’altra soluzione può essere lo stendibiancheria da appendere a soffitto, da calare (un filo per volta o tutti insieme) solo per le operazioni di stenditura, e riportare successivamente in alto per non avere l’ingombro dei fili.
Certamente i panni ingombreranno lo stesso, per cui, solitamente, si preferisce posizionarlo al di sopra della vasca da bagno, o comunque in un posto sotto cui non si debba passare.

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Foxydry Air 150, modello con telecomando e ventole per un’asciugatura più rapida – www.foxydry.com

Allo stesso modo, invece di essere calato dal soffitto, lo stendibiancheria può essere a ribalta, in questo caso però, quando aperto, rimarrà ad altezza uomo.
Un appassionato del fai da te qui si può sbizzarrire, ad esempio utilizzando una sponda del lettino per neonati montata a ribalta su una parete, da sganciare per stendere, e riportare in posizione quando non serve.

www.etsy.com

Bimbi cresciuti? Il lettino con sponde Gulliver ha pannelli riutilizzabili per creare uno stendibiancheria a ribalta www.ikea.com

Una menzione d’onore per la creatività va sicuramente fatta su un sistema geniale, seppur non risolutivo, che consiste nello “svuotare” alcuni cassetti dal loro ripiano, e sostituire il fondo con fili tirati o bacchette di legno (anche prese dalle sponde del “solito” lettino per neonati che non si usa più).
In questo modo, una volta ritirati i panni, si chiuderà il cassetto, e nessuno immaginerebbe la sua funzione (questo lo potete tranquillamente fare a casa con una spara punti e fili resistenti!).

www.bhg.com

www.desuite.nl

Non è possibile qui riassumere tutte le idee e la creatività che si possono mettere in campo per fare anche del vostro angolo lavanderia un luogo gradevole da vedere, ed in cui sia piacevole svolgere questi lavori.
Come sempre si tratta di guardare la propria casa con occhi nuovi, individuarne le potenzialità e cercare le migliori soluzioni di restyling con i mezzi a nostra disposizione.

Non sei sicuro di riuscirci? Contattaci per una consulenza, e troveremo sicuramente lo spazio adatto e la sistemazione più efficiente e gradevole!

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